Si festeggia oggi 4 aprile 2025 il 47° Anniversario della prima messa in onda in Italia della serie anime “UFO Robot Goldrake”, fra le primissime serie di animazione giapponesi mai trasmesse nel nostro Paese che ha influenzato generazioni di spettatori.

La Nascita di UFO Robot Grendizer
UFO Robot Goldrake (titolo originale “UFO Robo Grendizer”) è la terza opera di genere mecha creata dall’estro di Go Nagai (dopo Mazinga Z e Grande Mazinga) e, come accaduto per Devilman, la messa in onda della serie anime e la pubblicazione del manga furono contemporanee e parallele.
Il manga fu pubblicato ad episodi sulla rivista Monthly TV Magazine della Kodansha a partire dall’ottobre del 1975 al maggio del 1976 raccolto in 2 volumi, oltre al manga disegnato da Gosaku Ota pubblicato dal 1975 sino al marzo del 1977 sulla rivista Bouken Ou sempre della Kodansha e raccolto in 4 volumi; entrambe le versioni sono state portate nel nostro paese a partire dal 1998 con la Dyanimc Italia e nel 2007 dalla d/visual oltre che, successivamente, dalla J-Pop manga.
L’anime fu realizzato dalla allora Toei Doga (oggi Toei Animation) assieme alla Dynamic Planning e fu trasmesso per la prima volta in Giappone il 5 ottobre del 1975 e festeggierà, quest’anno, il suo 50° Anniversario.
La sigla di apertura giapponese è “Tobe, Gurendaizā!” (Vola, Goldrake!) mentre la sigla finale è “Uchuu no Osha” (il Re dell’Universo), entrambe cantate dal grande Isao Sasaki sui testi realizzati da Kougo Hotomi nonché sulle musiche di Shunsuke Kikuchi.

Il Prototipo Di Goldrake
La Toei Doga nel 1975 aveva realizzato un episodio animato per la televisione dal titolo “Kore ga UFO Da! Soratobu Enban” (È un UFO! Dischi Volanti, raccolto nella Go Nagai Super Robot Movie Collection della Yamato Video del 2002) che univa nozioni note assieme a tesi e speculazioni sul fenomeno degli UFO a cui seguì il film animato “Uchu-enban daisenso” (Ufo Robot Gattaiger – La grande battaglia dei dischi volanti, edito in Italia dalla Koch Media nel 2014) realizzato in collaborazione con Go Nagai, che fonda proprio in quell’anno lo studio di animazione Dynamic Planning, film che riscontrò un notevole successo diventando una specie di episodio pilota per la serie di Goldrake e da cui vennero tratti diversi spunti.

Il Terzo Capitolo Della Trilogia Robotica
Volendo sfruttare il successo di Mazinga Z e del Grande Mazinga, l’autore decise di inserire nell’opera Koji Kabuto (il pilota di Mazinga Z) per creare una continuity fra le opere optando anche per un netto cambio di stile per il robot in modo che fosse più facilmente accostabile ai primi due.
Nonostante dunque UFO Robot Goldrake nasca come il terzo capitolo della saga robotica, le tematiche presenti, la trama e lo stile fu ideato in modo tale da far presa anche sul pubblico femminile, una novità assoluta, che tuttavia non ebbe i risultati sperati in Giappone, probabilmente per via del fatto che ormai solo il pubblico maschile si era abituato ai Super Robot.
Nel creare Goldrake Go Nagai optò per inserire gli alieni, ma questa volta non come i classici invasori a bordo di UFO, bensì rendendo il protagonista l’alieno – Duke Fleed (a.k.a. Actarus) – proponendosi di sviluppare una serie ricca di azione ma non scevra anche di una connotazione romantica.


L’Arrivo In Italia
Dopo essere inizialmente approdato in Francia con il nome UFO Robot Goldorak, la serie fu scoperta per caso da Nicoletta Artom e proposta successivamente alla RAI con il nome di Atlas UFO Robot (questo il nome presente sul materiale promozionale proposto) anche se non venne mai utilizzato e che presto fu sostituito dal nome Goldrake, probabile italianizzazione del nome francese.
Ritenuto il primo anime mai trasmesso in Italia per l’importanza ed il successo che riuscì a riscuotere, in realtà arrivò dopo diversi altri prodotti dell’animazione nipponica come i Barbapapà (1976), Vicky il Vichingo (1976) ed Heidi (1978) per citarne alcuni.
In Italia la sigla di apertura “UFO Robot” – del gruppo Actarus è stata scritta da Luigi Albertelli su musica e arrangiamento di Vince Tempera ed Ares Tavolazzi – così come la sigla di chiusura “Shooting Star” (Stella Cadente) e l’album che le conteneva sfondò il milione di copie vendute.


La Trama
La storia parla delle vicissitudini di Duke Fleed, principe del pianeta Fleed, costretto alla fuga per sfuggire all’invasione ed alla conquista del suo mondo da parte dell’Imperatore Vega e del suo esercito.
Arrivato sulla terra a bordo del robot Goldrake assieme al suo UFO, viene trovato ed accolto dal Dr. Procton, scienziato a capo del Centro di Ricerche Spaziali, che lo farà passare come suo figlio chiamandolo Actarus; inizierà una vita pacifica e serena lontana dalla guerra iniziando a lavorare nella fattoria di Rigel, padre della giovane ed affascinante Venusia e del piccolo Mizar.
Poco tempo dopo, tuttavia, anche la terra cade preda delle mire di conquista dell’imperatore Vega che lancerà all’attacco le sue forze ed i suoi robot per raggiungere l’obiettivo, ma verrà ostacolato da Duke Fleed a bordo del suo UFO Robot Goldrake, con il supporto di Koji Kabuto (noto col nome di Alcor) a bordo del suo TFO (velivolo costruito negli Stati Uniti dallo stesso Alcor a seguito dei suoi studi presso la NASA) a cui presto si aggiungeranno la stessa Venusia e Maria Fleed, la sorella di Duke.

Tematiche Diverse & Innovative
L’elemento che più contraddistingue la serie, ponendola su un piano completamente diverso rispetto a Mazinga Z ed al Grande Mazinga, è la profonda caratterizzazione psicologica dei personaggi, tanto dei protagonisti quanto dei nemici.
Il protagonista, ad esempio, è un romantico malinconico, che soffre la lontananza dal proprio mondo natio e che nonostante lotti rischiando la vita per proteggere la terra teme che rendendo nota la propria identità aliena venga rifiutato.
Il contrasto emerge ancora più netto se si vede come la natura pacifica del personaggio, che emerge per tutto il corso della serie, dedito a suonare ed amante della natura, sia puntualmente messa in discussione dal suo dovere, in quanto principe, di salire a bordo di Goldrake per combattere gli usurpatori arrivando persino ad uccidere pur di riuscire nella agognata impresa.
All’essere pacifico di Actarus si frappone l’imperialismo sfrenato del Re Vega che, in nome della conquista, vuole assoggettare pianeti e popoli nonostante i dubbi legittimi che più di uno dei suoi sudditi palesa; questo a riprova che non si tratta di una serie tipica dove la sfrenata violenza e la smania di potere la fanno da padrona, bensì si tratta di un conflitto ponderato, che si estrinseca nel diritto di difesa solo in presenza di un attacco.
Ad accentuare la connotazione atipica di Daisuke Umon (questo il nome originale di Actarus) è il non fare sfoggio delle proprie caratteristiche sovrumane, come le doti fisiche ed atletiche superiori o i poteri telecinetici di cui è dotato, ma il voler restare in disparte e non farsi notare nonostante le grandi capacità innate. Così facendo, dunque, sembra di vedere Superman che si cela dietro i panni di Clark Kent, pronto ad immolarsi qualora la situazione lo richieda accomunandolo più alla visione cristiana dell’uomo contrariamente alla filosofia tipica del guerriero del bushido.
Il suo stile di vita ed il suo abbigliamento possono far pensare di sicuro agli Hippies e nonostante Go Nagai non si sia mai ispirato a loro, ciò che traspare è forse il messaggio più positivo mai visto nelle opere del maestro in linea con la filosofia dei figli dei fiori, che ci parla di una vita in armonia con la natura che va preservata e con tutte le creature che popolano il pianeta terra, che il dialogo e la reciproca comprensione vanno promossi e che è possibile vivere e convivere pur essendo diversi cogliendo gli aspetti in comune e accettando le sfaccettature e le diversità, piuttosto che sottolineare le differenze percependole e connotandole come qualcosa di negativo, pericoloso ed ostile.
Un Design Vincente
Ad aver fatto breccia nei cuori dei più piccoli, sicuramente, è il design accattivante di Goldrake.
Ideato con un design che ricordasse un cavaliere, poteva combinarsi con il disco volante Spazer per volare o cavalcarlo come Tekkaman ed, inoltre, era dotato di una gamma davvero ampia di armi ed attacchi tali da far brillare gli occhi di qualunque bambino, grazie anche alla splendida voce italiana di Romano Malaspina: le Lame Rotanti, i Missili Perforanti, l’Alabarda Spaziale, il Maglio Perforante, il Tuono Spaziale, i Boomerang Elettronici, i Disintegratori Paralleli, il Raggio Antigravità ed il Disintegratore.


Il Ritorno Sulla Rai
A seguito della recente trasmissione sulla RAI dell’anime “Goldrake U” ed in vista dell’anniversario, è stata annunciato che presto verrà nuovamente trasmesso l’anime di UFO Robot Goldrak.
La serie proporrà il doppiaggio storico con una nuova versione restaturata e rimasterizzata, includendo anche gli episodi inediti mai trasmessi prima.
Appassionato ed affascinato dal collezionismo, si avvicina a questo hobby grazie alla sua passione per Saint Seiya (I Cavalieri dello Zodiaco) che lo porterà poi ad allargarla a Gundam ed a diversi personaggi di anime e manga.