Nel corso della XXXV Edizione del Romics, il Festival Internazionale del Fumetto, Animazione, Cinema e Games che si è svolto presso il complesso della Nuova Fiera di Roma dal 2 al 5 ottobre 2025, Passion4Fun ha avuto il piacere di intervistare il fumettista italiano Carmine Di Giandomenico.

Nato il 13 aprile 1973 a Teramo, ha studiato presso il Liceo Artistico “Guido Montauti” della sua città ed ha debuttato nel 1994 disegnando la miniserie “Examen” su sceneggiatura di Daniele Brolli.
Tra il 2004 e il 2005 scrive, sceneggia e disegna l’opera in due volumi intitolata “Oudeis”, edito dalla SaldaPress, una rivistazione in chiave moderna dell’Odissea.
In seguito, ha lavorato a “Giulio Maraviglia”, “La Dottrina”, “Romano” e “La Landa degli aviatori” collaborando con Alessandro Bilotta.






Nel 2005, avvia la sua collaborazione con Marvel Comics per la quale disegna diversi spinoff e miniserie come i “What If?” dedicati a vari personaggi (tra i tanti, ad esempio, Wolverine e Capitan America).
Insieme a Zeb Wells, realizza la miniserie “Daredevil – Battlin’ Jack Murdock” che ripercorre le origini di Daredevil, dal punto di vista, però, del padre dell’eroe di Hell’s Kitchen.
Nel 2008 su testi di Greg Pak realizza “Magneto Testament”, una storia sulle origini di Magneto, incentrata sugli orrori dell’olocausto; la storia è anche stata utilizzata come libro di testo dall’Università di Storia Contemporanea di New York.
Lo stesso anno, collaborando con Alessandro Bilotta, debutta sulle pagine dell’Indagatore dell’Incubo con “Dylan Dog Color Fest n. 2” per la Sergio Bonelli Editore.
Dal 2009 al 2014 contribuisce alla realizzazione di varie storie per la Marvel come la miniserie dedicata a “Spider-Man Noir”, “Invincible Iron Man #500” ed il numero celebrativo del 50° Anniversario dei Fantastici Quattro in “Fantastic Four #600”, rilanciando inoltre i personaggi di “X-Factor” insieme a Peter David.









Nel 2015, passa alla concorrenza iniziando a lavorare per la DC Comics disegnando diversi personaggi fino a diventare, nel 2016, il disegnatore principale della serie “Flash” scritta da Joshua Williamson, collegata al rilancio intitolato “Rebirth” che, gradualmente, ha coinvolto tutte le testate della casa editrice statunitense.
Lo stesso anno torna a cimentarsi su Dylan Dog nel Color Fest che ospita il remake della storia ”Il lungo addio” intitolata “Ancora un lungo addio” da lui ri-disegnato per l’occasione su sceneggiatura di Paola Barbato; successivamente, sempre per la Sergio Bonelli Editore, diviene il disegnatore e copertinista di “Orfani: Sam” scritta da Roberto Recchioni nel 2017.






Nel 2019, nuovamente in veste di autore completo, realizza il volume “Leone – appunti di una vita” realizzato insieme a Francesco Colafella pubblicato da SHOCKDOM e successivamente negli Stati Uniti dalla Image Comics.
Negli ultimi anni, è stato particolarmente attivo all’interno della DC Comics realizzando le pre-origini ufficiali di Batman nella miniserie Batman “The Knight” con sceneggiatura di Chip Zdarsky, la miniserie “The Joker: The Man Who Stopped Laughing” scritta da Matthew Rosenberg e la miniserie “CatWoman” scritta da Tini Howard.
È inoltre docente presso l’Accademia di Belle Arti dell’Aquila ed alla Scuola del Fumetto di Pescara, nella quale insegna “Anatomia in movimento”.
Al momento, è al lavoro su “Absolute Superman”, realizzato su sceneggiatura di Jason Aaron, il nuovo universo DC Comics creato da Darkseid in cui Kal-El arriva sulla terra già teenager.
Inoltre, a novembre verrà pubblicato il volume “Suzie-Q – Un Ritratto di Rocky Marciano” realizzato in collaborazione con Francesco Colafella e Tanino Liberatore.






Nel corso della nostra intervista, Carmine Di Giandomenico ci ha inoltre anticipato che sta lavorando a diversi progetti personali come “Manaya”, che sarà pubblicato da SaldaPress nel 2026, “Race” ambientato nel mondo delle auto da corsa e “AriA”, un misterioso nuovo progetto.
Trovate di seguito la nostra intervista a Carmine Di Giandomenico, che ringraziamo per la sua disponibilità.


Appassionato ed affascinato dal collezionismo, si avvicina a questo hobby grazie alla sua passione per Saint Seiya (I Cavalieri dello Zodiaco) che lo porterà poi ad allargarla a Gundam ed a diversi personaggi di anime e manga.
