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“MatericaMente”, La Mostra Di Paolo Mottura Alla XXXV Edizone Del Romics

Si è conclusa da poco la XXXV Edizione del Romics, il Festival Internazionale del Fumetto, Animazione, Cinema e Games, che si è svolta presso il complesso della nuova fiera di Roma dal 2 al 5 ottobre e, come sempre, il programma ha saputo proporre una ricca e variegata proposta di ospiti, eventi e mostre.
Fra le diverse esposizioni, è stata presentata anche la nuova mostra “MatericaMente” di Paolo Mottura.

Nato a Pinerolo in provincia di Torino nel 1968, sin dalla tenera età dimostra un interesse per il disegno che continuerà a coltivare negli anni anche durante il periodo del liceo e nel corso del servizio militare, suscitando i complimenti di amici e coetanei; questo incoraggiamento e la sua passione lo spingeranno a dedicarsi interamente alla carriera di fumettista professionista.

Il suo debutto avviene nel 1989 dopo essersi fatto notare da Battista Carpi, responsabile dell’Accademia Disney, facendogli disegnare una striscia di Paperino per poi realizzare la prima storia nel 1990 di “Zio Paperone e il mistero dell’Olimpo” sui testi di Giorgio Pezzin.

Collabora da allora in maniera attiva con la Disney Italia e la Panini Comics con innumerevoli pubblicazioni anche su differenti testate e, sempre nel corso degli anni ’90, scopre per caso il numero 0 della nuova testata di PKNA (Paperinik New Adventures) e dopo esserne rimasto affascinato, chiede e riesce ad entrare nel team che lo realizza finendo poi per disegnarne numerosi albi.
Nel 2003 decide di esplorare il fumetto francesce di cui è sempre stato appassionato e, dopo aver conosciuto l’editore della testata Gli Umanoidi, viene assegnato a lavorare alla nuova serie “Carême” realizzando tutti e tre i volumi scritti dallo sceneggiatore Christophe Bec e, proprio grazie a questa serie, si aggiudica nel 2005 il premio Albert Uderzo come Migliore Nuovo Talento.

Nel 2010 insieme al collega Fabio Celoni realizza la graphic novel tratta dal videogioco Epic Mickey sui testi di Peter David ed anche l’adattamento a fumetti del film “Tron: Legacy”, oltre a lavorare a numerose tavole originali ed illustrazioni.

Nel 2011, in occasione del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, disegna “Topolino e l’Italia riunita” (scenegguatura di Marco Bosco) e, sempre nello stesso anno, realizza per la Sergio Bonelli Editore “Le Storie” ed un racconto di Dylan Dog.

Nel 2014, sul numero 3044 di Topolino, compare la storia “Topolino e la fabbrica delle meraviglie”; questa è una fra le prime storie che lo vede protagonista assoluto come autore, avendone realizzato sia i disegni che la sceneggiatura.

Nel 2015 la sua esperienza lavorativa con la Disney si scontra con il famosissimo Indagatore dell’Incubo dando vita ad un bellissimo crossover con i disegni della storia “Dylan Top – L’alba dei topi invadenti”, un chiaro omaggio, oltre che una parodia, al primo racconto di Dylan Dog basato sui testi di Tito Faraci.

Uno dei suoi capolavori, realizzato nel 2017, è “Metopolis”, la versione Disney a fumetti dell’omonimo film del 1927 con testi a cura di Francesco Artibani; lo stesso anno realizza la splendida illustrazione dedicata al 70° Anniversario di Zio Paperone.

Nel 2022 realizza per Edizioni NPE e l’Associazione La Nona Arte l’albo illustrato di Pinocchio, un progetto originariamente nato per collezionisti ed in seguito trasformato in un albo completo formato da una cinquantina di tavole in cui la chiave di lettura del personaggio viene ribaltata rendendo peculiare, ogni illustrazione, dall’uso di numerose tecniche diverse.
Artista poliedrico ed eclettico, la sua personalità si riflette nel suo stile assai fluido e dinamico, dove la colorazione viene fatta risaltare più del disegno; il suo tratto si adatta sia alle storie dai canoni più classici all’interno delle storie di Topolino (grazie anche all’ispirazione che ha tratto dai lavori di Giorgio Cavazzano e Fabio Celoni) sia alle storie di PK in maniera quasi pittorica, dove emergono le influenze del fumetto sudamericano – di cui è appassionato – e del periodo francese.

Paolo Mottura: MatericaMente

Un’esplosione di opere materiche e non materiche abita l’anteprima italiana della nuova mostra di Paolo Mottura. Personaggi disneyani e icone del fumetto mondiale emergono – come se fossero sempre stati lì nascosti, pronti per essere scovati dall’immaginazione dell’artista – da materiali di risulta e superfici di legno, metallo e intonaco, in straordinarie opere realizzate in “tecnica mista” e presentate accanto alle loro ispirazioni più tradizionali. Mostra realizzata in collaborazione con Cart Galley.
Paolo Mottura è uno dei più apprezzati fumettisti e illustratori italiani, noto soprattutto per la sua lunga collaborazione con Topolino e con la Walt Disney Company. Laureato in Architettura, ha saputo unire rigore tecnico e fantasia visionaria, dando vita a tavole di grande potenza espressiva. Oltre al fumetto umoristico e avventuroso, ha sperimentato linguaggi grafici e pittorici che spaziano dal realismo al surreale, collaborando con editori italiani e internazionali. Autore di storie diventate iconiche, ha reinterpretato classici della letteratura e del cinema in chiave disneyana, conquistando pubblico e critica. La sua attività artistica si è progressivamente aperta anche alle arti figurative, con mostre e opere originali che testimoniano la sua inesauribile capacità di trasformare materiali e superfici in mondi immaginifici.

Romics

Per l’occasione Paolo Mottura ci ha raccontato di persona della sua nuova mostra, “MatericaMente”, descrivendoci come opere materiche e non materiche prendono vita da materiali quali il legno, il metallo ed il gesso con protagonisti personaggi della Disney ed icone del fumetto mondiale.

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