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Will Eisner: Il Gigante

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In Italia si è appena concluso il Lucca Comics 2021, svoltosi dal 29 Ottobre al 1° Novembre.

Questa edizione è stata particolarmente ricca di eventi, ospiti e mostre; infatti, proprio all’interno del palazzo Ducale, oltre alla mostra che rivela il processo creativo che ha portato l’artista Paolo Barbieri a realizzare la splendida locandina dedicata a questa edizione di Lucca Comics & Games 2021 (trovate qui l’intervista con l’autore), abbiamo visitato anche quella dedicata al grande fumettista Will Eisner allestita da CArt Gallery con la collaborazione del cartonista Denis Kitchen.

Will Eisner

Will Eisner nasce nel quartiere newyorchese di Brooklyn da una famiglia di immigrati ebrei.

Come racconterà in “Verso la tempesta”, il padre, pittore austriaco, gli trasmetterà la passione per l’illustrazione; la madre, invece, originaria della Romania, rappresenta, sempre nella descrizione della sua opera, l’ancora con la realtà e la semplicità della vita.

Il suo esordio nel mondo dei fumetti risale al 1936 quando inizia faticosamente ad entrare nel mondo degli albi a fumetti.

Successivamente e grazie alla collaborazione con Jerry Iger, editore di “Wow! What a Magazine” fondò lo studio Eisner-Iger, Ltd.

Proprio grazie a questa piccola società di produzione, ebbe l’occasione di collaborare con Bob Kane, il futuro creatore di Batman e iniziò a lavorare su fumetti di vario genere (“Hawk of the Seas”), spesso firmandosi con nomi differenti ed, il più delle volte, pubblicati come daily strip.

In seguito, anche a causa della crisi del mercato, la Eisner-Iger, Ltd. iniziò a produrre dei comic book per conto di altri; il lavoro aumenta ed Eisner, quindi, ha la possibilità di lavorare e collaborare con altri artisti che fecero la storia di questi tempi pionieristici.

L’animo dell’artista però era libero ed indipendente ed infatti, dopo le esperienze con la Eisner-Iger Ltd., decide di mettersi in proprio per sfidare il mercato.

Nasce così “The Spirit”, un detective mascherato che cerca di mantenere l’ordine e la giustizia, pubblicato dal 1940 fino al 1952 e ristampato più volte e tradotto in tutto il mondo.

Con “The Spirit” Eisner inizia a realizzare fumetti rivolti principalmente agli adulti sperimentando nuovi modi di narrare che influenzarono non solo i suoi colleghi ma anche famosi registi dell’epoca.

The Spirit apparve sui supplementi domenicali a colori dei quotidiani statunitensi. Eisner, in appena sette pagine era in grado di concentrare un’intera avventura autoconclusiva, nella quale introduceva non solo le atmosfere tipiche dei thriller e/o del noir, ma mescolava anche l’umorismo e l’ironia, il dramma e i lutti della vita di ogni giorno. Ogni storia era caratterizzata da un taglio altamente cinematografico e poteva anche accadere di leggere storie di The Spirit senza che il protagonista vi comparisse mai.

Negli anni successivi, Eisner prosegue con il suo studio editoriale e nel 1972 ritorna a realizzare fumetti; nel tempo, infatti, si susseguono svariate uscite e pubblicazioni.

Sul finire del 2004 subisce un delicato intervento al cuore e, a causa di una complicazione, muore subito dopo.

L’artista è sempre rimasto attivo, infatti poco prima di morire aveva consegnato il suo ultimo lavoro di graphic novel “Il Complotto”.

Grazie a CArt Gallery abbiamo avuto l’opportunità di vedere molteplici tavole originali dell’artista. Partendo dall’opera che lo ha consacrato fino ad arrivare ad un curioso episodio tratto da “City People Notebook” uscito nel 1989. In questo capitolo viene trattato il tema della “puntualità” in modo spiritoso e geniale; è sconvolgente notare come il tema trattato possa essere attualissimo ancora oggi e, soprattutto, la capacità di coinvolgere il lettore a tal punto da immedesimarsi nelle ansie del protagonista.

Eisner, mentre era ancora vivo, si è visto intitolare un premio: l’Eisner Award, che è uno dei più importanti e prestigiosi riconoscimenti per quanto riguarda il fumetto americano.

Viene considerato come uno dei più importanti autori di fumetti di tutti i tempi ed ancora oggi le sue storie e il suo stile sono un punto di riferimento per gran parte degli autori contemporanei.

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